Tutti ne parlano ma in pochi sanno cos’è e come funziona. Facciamo un po’ di chiarezza.
Tanto per iniziare, devi avere un iphone, dopo aver scaricato l’app, l’accesso non è immediato, anzi devi essere invitato da qualcuno. Solo così puoi entrare nella community del social del momento.
Cos’è Clubhouse e come funziona
Clubhouse è una nuova start up americana nata nel 2020 per mano di Paul Davison e Rohan Seth; recentemente è stata finanziata per un’ulteriore rata da 100 milioni di dollari e vale, secondo le ultime stime, già un miliardo. La particolarità di Clubhouse e che è basato esclusivamente sull’audio: non ci sono foto, non si scrive niente, non ci sono neppure messaggi vocali registrati. L’interazione viaggia solo attraverso talk in diretta, senza che nulla venga salvato. Il social è suddiviso in room (un po’ come le stanze di Facebook) ciascuna con un argomento e con dei partecipanti: ci sono i moderatori, ci sono le persone invitate sul palco che hanno il diritto di prendere la parola e c’è il pubblico che può ascoltare o alzare la mano ed essere chiamato sul palco per dire la propria. Tutto in diretta, tutto senza registrazioni.
Quindi se sei timido o se odi i messaggi vocali forse è meglio starne alla larga.
In questo momento ClubHouse, sicuramente per rimanere coerente con il nome dell’app, o forse per attirare l’attenzione e creare attorno a sé un alone di mistero, ha reso l’accesso solo a una parte della popolazione digitale che utilizza l’iphone. Non c’è ancora una data di rilascio per la versione android.
Come funzionano le Room
Una volta scaricato il social, dicevamo che non è immediato fare un profilo e cominciare a diffondere la propria voce.
Prima infatti bisogna ricevere un invito da una persona che sia già sulla piattaforma. Una volta dentro vi verrà chiesto di scegliere una foto profilo e una breve bio, oltre che il vostro numero di telefono.
Questi dati saranno anche le uniche tracce che rimarranno del vostro passaggio su questo social.
Tre livelli
Fatto questo, si inizia. Clubhouse funziona attraverso le Room, delle chat vocali con tre livelli di accesso: Open, Social e Closed.
Se la stanza è Open viene indicizzata nella ricerca e chiunque può entrarci.
Se invece ha la dicitura Social è possibile accedere solo se è già dentro un altro dei nostri contatti o delle persone che seguiamo.
Closed, chiaramente, è l’etichetta riservate alle stanze in cui si entra solo per invito. Ogni stanza ha degli amministratori, quelli che l’hanno creata, e dei moderati, quelli che si occupano di gestire la conversazione. Per il momento non è stata prevista una versione dell’app in italiano, quindi i nomi delle etichette delle stanze sono in inglese.
Il moderatore
I dibattiti all’interno delle room, vengono gestiti dai moderatori. Il loro ruolo è molto importante, in quanto possono:
- decidere a quante persone dare la possibilità di parlare nello stesso momento;
- invitare persone nella stanza e escluderle dalla conversazione.
Quando si entra in una stanza Open all’inizio non si può parlare. Per prenotarsi davanti a un moderatore è necessario alzare la mano. Inutile dire che una piattaforma del genere è molto allettante per gli specialisti dei contenuti audio, dalle radio ai podcaster.
I numeri di Clubhouse
Quanti usano quest’app?
L’esplosione più importante in termini di utenti è stata nell’ultimo mese. All’inizio di dicembre erano in 3.500 utenti. A gennaio avevano superato i 600 mila, grazie anche all’endorsement di celebritystatunitensi del calibro di Oprah Winfrey e Jared Leto. Tra il 18 e il 24 gennaio il numero di utenti nelle sue stanze è arrivato a due milioni. Se l’onda di questo successo andrà ancora avanti, bisognerà capire come funzionerà il modello di business e la profilazione dei dati. Difficilmente gli sviluppatori cercheranno di capire chi sono i loro utenti solo dalla bio e dalla foto profilo.
Chissà , forse che con il diffondersi dell’app nasceranno nuove voice influencer?